Così come molte associazioni di ciclisti, sconsigliano ai propri soci di fare allenamenti all’aperto, esortando all’esercizio indoor. Le ordinanze delle locali Capitanerie di Porto, di interdizione della pesca ricreativa, sono a macchia di leopardo. Il decreto dell’8 marzo però, imponeva le restrizioni ANCHE agli spostamenti all’interno dei medesimi territori, ossia la circolazione non è mai stata libera neppure all’interno delle originarie zone rosse. Non discutiamo che la sostanza del provvedimento possa essere condivisibile e scritta con l’avallo di un’adeguata consulenza medico/scientifica, ma i rapporti tra istituzioni dello Stato sono regolate anche e soprattutto da gerarchie che stanno sistematicamente venendo scavalcate. Molti appassionati si domandano se si può andare a pescare con l’emergenza coronavirus Covid-19 o se è vietato. Ad ogni modo, FIPSAS ha già provveduto a smentire del tutto la notizia, sottolineando come non ci sia al momento nessuna proposta del Presidente Conte al Consiglio dei Ministri in materia di pesca ricreativa. Si attende quindi di leggere il testo ufficiale per capire cosa effettivamente verrà autorizzato e cosa no. La pesca sportiva o ricreativa, almeno a giudicare dai verbali elevati un po’ in tutta Italia, NON rientra nel novero delle attività motorie all’aria aperta (come invece è stata considerata in Liguria), ed era una questione che era già stata affrontata all’indomani del varo del DPCM del 9 marzo. L’ordinanza della Toscana non può più essere letta come totalmente restrittiva. Si può andare a trovare amici e parenti una sola volta al giorno. Sta accadendo per tante attività, anche per la pesca. Nel caso in cui ci si trovi comunque in presenza di persone con cui non si vive sotto lo stesso tetto, l’invito è quello di usare la mascherina, anche nel privato della propria abitazione. Proprio oggi ne sono apparse ben due! Salve, io vivo a rimini, volevo sapere se si può andare a pescare con la mia barca da diporto, a circa 2 miglia dalla costa, grazie e buona giornata Giada May 03, 2020 Reply Close Reply È stato da più parti riportato il testo di un’ordinanza del Sindaco di Cecina (la 27/2020) la quale: “ritiene opportuno consentire ai cittadini residenti la pratica della pesca sia in fiume che in mare, dalla data del 25 aprile 2020, con finalità esclusivamente solidale, in ogni caso nel rigoroso rispetto delle misure igienico sanitarie e di distanziamento interpersonale, e previa specifica comunicazione all’Unità di Crisi che rilascerà specifico assenso; Dato altresì atto che il quantitativo del pescato dovrà essere interamente devoluto, con cadenza giornaliera, alla rete del centro di raccolta alimentare di Cecina”. Il trasferimento potrà avvenire anche se l’abitazione si trova in zona arancione o rossa. In quella occasione, nessuno potrebbe sostenere di stare effettuando uno spostamento per le motivazioni permesse dal decreto, e si esporrebbe quindi alla contestazione di cui all’art. Non è necessario. Poichè il modello di autocertificazione attuale, non prevede questa eventualità di spostamento, è probabile che ne debba essere emanato uno nuovo o che debbano essere date ulteriori disposizioni su cosa scrivere. Molti appassionati si domandano se si può andare a pescare con l’emergenza coronavirus Covid-19 o se è vietato. E’ possibile l’accompagnamento da parte di una persona nel caso di minori o di persone non completamente autosufficienti. Il Dpcm del 15/01/2020 ha stabilito il divieto di spostamento, con m... ezzi di trasporto pubblici o privati, al di fuori del proprio Comune di residenza, abitazione o domicilio. Si può correre, fare attività sportiva e andare in bicicletta senza mascherina. Nuovo decreto Covid: le regole per visitare parenti e amici. A partire dall’11 gennaio e fino al 15 gennaio (giorno in cui si attende un nuovo provvedimento governativo) si tornerà alla zona gialla, arancione e rossa su base regionale. Per forza di cose NON può ancora essere un chiarimento definitivo perchè ci sono ancora dele riserve che devono essere sciolte, speriamo quanto prima. E sino al 3 maggio i pescatori potranno esercitare la loro passione sportiva nell’ambito del proprio comune, anche utilizzando un mezzo di spostamento per raggiungere il luogo di pesca. Senza una scelta ufficiale, non si può neppure obiettare alle Capitanerie (alcune, non tutte) che seguitano ad affermare che si può parlare di attività sportiva solo in presenza di un tesseramento con una organizzazione sportiva riconosciuta. Molto stringato l’articolo dedicato alla pesca, che recita: “Art. L’ordinanza 11 PC è di prossima scadenza (il 3 maggio) e utilizzando la stessa interpretazione restrittiva di cui abbiamo parlato in questo articolo, autorizzava a: “svolgere individualmente attività motoria, limitatamente a passeggiate, corse a piedi e in bicicletta“, ovvero attività che non necessitano di spostamenti per essere praticate. In base alla Ordinanza del Ministro della salute del 13 febbraio 2021, sono attualmente ricomprese: In riferimento alla pesca l’articolo 3, riprendendo l’impianto normativo già proposto dalla Puglia, recita: È ammesso lo spostamento all’interno del territorio regionale per lo svolgimento in forma amatoriale di attività di pesca sportiva, comprese le attività subacquee, esclusivamente nel rispetto di quanto previsto dal citato DPCM e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da Covid-19, alle seguenti condizioni: a) limitatamente alla pesca sia da terra sia in acque interne sia in mare;b) che sia svolta da persona abilitata all’esercizio della pesca sportiva e ricreativa in possesso di copia della comunicazione effettuata ai sensi del decreto ministeriale 6 dicembre 2010;c) con non piu’ di due persone per imbarcazione, delle quali almeno una abilitata, nel caso di pesca in acque interne o in mare;d) nel rispetto della normativa vigente in merito all’esercizio della pesca sportiva e ricreativa; Relativamente alla pesca sportiva lungo le acque interne, la presente ordinanza ha efficacia conformemente al calendario piscatorio approvato con DGR n. 1660 del 23/12/2019 e s.m.ei. Che si può praticare la pesca sportiva e ricreativa dato che, come tutti noi abbiamo capito a maggio, è intesa come attività sportiva dal Governo (vedi decisioni di maggio 2020). Ma sarà davvero così?! Qualsiasi fuga in avanti delle Regioni, rischierà di essere un atto illegittimo che, come abbiamo già detto, non significa nullo a prescindere, ma che potrebbe creare una difformità di vedute tra corpi di polizia e quindi rogne per il cittadino. Da ieri (10 marzo) sono molti gli appassionati che si domandano se, alla luce delle nuove limitazioni imposte, sia possibile o meno andare a pescare, chiaramente da soli. ATTENZIONE, LEGGI GLI AGGIORNAMENTI A FONDO PAGINA, (ORDINANZE REGIONALI A PARTIRE DAL 26 APRILE), “evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori, salvo comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute”, “Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro”, la pesca sportiva DA e CON natante, è da considerarsi vietata fino al 3 aprile, L’Obiettivo, stavolta, è più Importante del Contenuto, estesa anche alle attività sportive acquatiche, Delitti colposi contro la salute pubblica, Effetti sulla Pesca Sportiva e Ricreativa, niente pesca subacquea, da natante o sulla spiaggia, aspettare che il testo raggiunga la sua forma definitiva e venga pubblicato prima di fare una valutazione definitiva, in Toscana niente pesca presumibilmente almeno fino al 18 di maggio. La Regione, ma anche i singoli sindaci dei Comuni, possono prevedere divieti nel caso in cui la pratica sportiva determini pericolosi assembramenti, ad esempio vietando l’accesso ad alcune aree. Wired Trends 2021 sui media, la comunicazione commerciale e politica si scambiano i ruoli; Wired Trends 2021 - Finance, tra nuovi modelli di banca e valute digitali alla rincorsa delle criptovalute Con il decreto DPCM 1 aprile 2020, le disposizioni contenute in tutti i precedenti decreti emanati (8, 9, 11 e 22 marzo) incluso quanto previsto dalla ordinanze del Ministero della Salute e del Ministero delle Infrastrutture e dei Tasporti (20 e 28 marzo), sono prorogate fino al 13 aprile. Può così accadere che attività permesse dalla norma regionale siano invece vietate in uno o più comuni e, al contrario, che attività vietate dalla regione siano in realtà permesse entro i confini comunali. È consentito per tali attività lo spostamento individuale solo in ambito provinciale;”. 8 – (attività sportiva) È consentita l’attività sportiva in forma individuale, ovvero con un accompagnatore per i minori e le persone non autosufficienti, compresa la c.d. In tema di ordinanze, abbiamo ricevuto una importante precisazione da parte della CP di Santa Marinella che ci conferma che, l’interdizione temporanea applicata alla pesca e al diporto, è estesa anche alle attività sportive acquatiche (nuoto, SUP, surf, kitesurf, etc), poiché attività non necessarie. In fondo pensiamoci un attimo, perché siamo arrivati a questa situazione se non perché tanti, troppi, hanno decisamente abusato di libertà non esplicitamente vietate fino a ieri?! Come molti si aspettavano, l’intero territorio nazionale è stato dichiarato zona rossa, con conseguente estensione delle limitazioni di spostamento. Quindi la pesca sportiva DA e CON natante, è da considerarsi vietata fino al 3 aprile. Abbiamo deciso di fare un riepilogo generale della situazione, alla vigilia del tanto atteso ritorno in mare, che puoi leggere CLICCANDO QUI. A titolo precauzionale, è consigliabile contattare gli uffici di controllo locali per conoscere quale sia la loro interpretazione della dimensione sportiva della pesca. Non solo: ma si può lasciare il proprio comune di residenza solo per gli stessi motivi (da scrivere in forma cartacea sul modulo di autocertificazione scaricabile un po’ ovunque). Riportiamo poi la valutazione espressa dall’avvocato Francesco Ruscelli, presidente FIOPS, il quale ha tenuto a sottolineare che la pesca ricreativa deve essere considerata NON un’attività motoria MA un’attività ricreazionale, NON legata ad un bisogno oggettivo dell’individuo. A questo punto infatti, sono di marginale importanza le ordinanze che autorizzano la pesca sportiva (sono un doppione del DPCM in pratica), lo sono invece eventuali ordinanze che la vietino espressamente . I consigli si riferiscono a tutte le zone: Rossa, Arancione e Gialla. A questo proposito non è ben chiaro se gli atleti della della nazionale FIPSAS di pesca in apnea possano o meno continuare ad andare in mare. Che la pesca sportiva sia un’attività sportiva era cosa certa anche senza la FAQ governativa. Ma fino a domenica 3 maggio (compreso) non possono uscire dal territorio comunale di residenza o soggiorno –spiega Pan – L’ordinanza n. 43 firmata ieri dal presidente Zaia interpreta e fa chiarezza del combinato disposto dei due DPCM del  10 e del 26 aprile: il primo consente sino al 3 maggio di svolgere attività motoria in prossimità della propria abitazione, il secondo autorizza passeggiate, jogging, attività motorie e allenamenti sportivi individuali senza più limiti di distanza dalla propria casa a partire dal 4 maggio. Oltretutto non ci sono risposte giuste o risposte sbagliate, tutte possono avere un qualche fondamento valido. Non è chiaro come si possano autorizzare, in conformità con quanto prescritto dal DPCM vigente, gli spostamenti a fini di pesca che non ricadono in nessuna delle 4 fattispecie elencate nel decreto (esigenze lavorative, di necessità, di salute e per visita ai congiunti). Facciamo Chiarezza, ATTENZIONE – Leggi gli aggiornamenti a fondo pagina, si è comunque diffusa la convinzione che ritornerebbe ad esserci il divieto di andare a pescare, Uso dei Dispositivi di Protezione Individuale, Attenzione alle Eccezioni: le Ordinanze Regionali, “Sono sospese tutte le competizioni dello sport, tranne quelle professionistiche a livello nazionale”. Zona gialla: le faq aggiornate a febbraio 2021 per capire cosa si può fare Coronavirus Milano, 4 Comuni Lombardia zona rossa: faq aggiornate a febbraio, cosa si può fare L’epidemia non sta correndo in tutte le regioni allo stesso modo, per questo motivo è stato espressamente chiarito che le Regioni, di concerto con il Governo, avrebbero potuto emanare delle ordinanze più restrittive per far fronte a situazioni locali più complesse di quella nazionale. Le violazioni penali, per i cittadini, rimangono solo nel caso in cui le violazioni configurino il reato di Delitti colposi contro la salute pubblica (art.452), ad esempio nel caso in cui, un soggetto posto in quarantena perchè positivo al Covid-19 o perchè entrato in contatto con soggetto positivo, esca per qualsiasi motivo. Nuovo Dpcm 16 gennaio 2021 e zona arancione: le regole. Dovranno dunque essere garantite le distanze minime di sicurezza e si dovranno evitare assembramenti.”. Già prima di questo decreto, avevamo avuto notizia che la certificazione fornita dalla federazione non era considerata valida da tutti i comandi locali delle Capitanerie di Porto. Infatti, a differenza di quanto previsto dal DPCM del 18 ottobre, scompare il riferimento alle competizioni regionali. La pesca è sempre citata come sportiva o ricreativa, senza che però nessun legislatore (qualche tentativo è stato fatto, ma allo stato attuale le distinzioni sembrano essere state accantonate), nè tantomento le associazioni di categoria, si siano preoccupate di identificare lo spartiacque tra le due dimensioni. Il comma e) stabilisce che: “sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive degli sport individuali e di squadra, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; restano consentiti soltanto gli eventi e le competizioni sportive, riconosciuti di interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici, dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva; le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra partecipanti alle competizioni di cui alla presente lettera sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva”. Il governatore ha tenuto ha precisare che si trattava di anticipazioni a grandi linee, perchè è in pieno svolgimento la redazione del provvedimento, di concerto con vari attori istituzionali. Il governo ha emesso un chiarimento pubblicato nel sito ufficiale tra le faq del DPCM di novembre, dove dice esplicitamente che si può andare a coltivare anche in caso di spostamento tra comuni e tra regioni. L’attività va svolta nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri; Entra in vigore oggi l’ordinanza n.37 con la quale anche la Regione Calabria ha deciso di autorizzare anticipatamente tutta una serie di attività. Domande e risposte. In questo ginepraio di ordinanze che continua ogni giorno a diventare più folto, ci corre l’obbligo di segnalare che è necessario fare grande attenzione anche alle ordinanze emanate dai sindaci dei propri comuni di residenza. Salve, io vivo a rimini, volevo sapere se si può andare a pescare con la mia barca da diporto, a circa 2 miglia dalla costa, grazie e buona … Dobbiamo quindi ritenere che la pesca sportiva e ricreativa potrà nuovamente essere autorizzata SOLO da un futuro DPCM. COVID-19 – Domande frequenti sulle misure adottate dal Governo. Le situazioni possibili sono diverse, non tutte contemplabili dalle disposizioni del decreto, per cui è necessario affrontare la questione non solo sul piano normativo. Da queste non si potrà uscire, per 15 giorni e presumibilmente fino a un nuovo Dpcm, né entrare se non per motivi di lavoro o di salute. Un’ordinanza illegittima di un governatore o di un sindaco (che non richiede l’approvazione di alcuna assemblea) può essere impugnata davanti al TAR, ma fino a quando è vigente, si può essere causa di anomalie durante eventuali controlli. La pesca è considerata un’attività ricreazionale e, come tale, tutt’ora vietata da apposita ordinanza del Ministero della Salute, ribadita dal decreto legge 25 marzo n.19 e seguenti, che imponeva che: “non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto”. La possibilità di andare a pescare in molte località d’Italia, è purtroppo soltanto teorica e finisce per infrangersi contro il muro di gomma creato da interpretazioni incomprensibili e ordinanze locali immotivatamente repressive. Questo è il vero nodo della questione per tutti coloro che, per andare a pescare, hanno necessità di recarsi in un comune o in una regione differente da quelli di residenza. citare due interpretazioni differenti (ma entrambe fondate): come dire che il testo del DPCM era incompleto. L’ingente numero di controlli effettuati dalla forze dell’ordine, ha portato anche ad un discreto numero di denunce per violazione dell’art. ATTENZIONE – Alla luce dei chiarimenti della presidenza del Consiglio, sospendiamo la pubblicazioni di altre ordinanze regionali. In serata è stata pubblicata l’ordinanza n. 142 con la quale anche la Regione Marche ha deciso di allargare le maglie del DPCM nazionale. Facciamo Chiarezza. Dobbiamo ribadirlo: allo stato attuale NON ci sono date ufficiali per niente di tutto ciò. L’ordinanza firmata dal presidente Luca Ceriscioli, allega anche un interessante documento istruttorio che aiuta a capire meglio la motivazione di certe scelte. 8 prescrive che: “8- È consentita in forma individuale, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, l’attività motoria e sportiva all’aperto come, a titolo di esempio, ciclismo, corsa, caccia di selezione, pesca sportiva, tiro con l’arco, equitazione nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. E in una situazione simile, a poco servirebbe cercare di discutere sulle diversità esistenti tra pesca di superficie e subacquea. In sintesi, in Toscana niente pesca presumibilmente almeno fino al 18 di maggio, quando si prevede un nuovo DPCM con un ulteriore livello di allentamento delle restrizioni. Oggi, lunedì 26 ottobre 2020, entrano in vigore le nuove disposizioni previste dall’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm 24 ottobre 2020) riguardo l’emergenza epidemica da Covid-19 in atto nel paese. Il fatto che non si parli esplicitamente di pesca, ha generato un discreto dibattito tra i pescatori, il problema è che una risposta univoca (almeno in assenza di un chiarimento esplicito) non esiste. Contrariamente alle ordinanze di Liguria e Puglia (che scadono il 3/4 maggio) però, non è un atto di breve respiro perchè non indica una data di scadenza dei provvedimenti, piuttosto la possibilità che l’ordinanza possa essere aggiornata. Per esserlo dovrebbe essere aggiornata mentre, se rimanesse così, il DPCM sarebbe prevalente e quindi la pesca sarebbe da considerare permessa. Come era trapelato alcuni giorni prima, non ci sono state grandi aperture da parte del governatore De Luca nei confronti delle attività sportive, pesca in particolare. Sono in tanti ad essersi interrogati su quale sia l’effettiva legittimità delle ordinanze locali, sia regionali che comunali, che spesso sembrano contraddire le disposizioni emanate mediante il DPCM. Come molti si aspettavano, l’intero territorio nazionale è stato dichiarato zona rossa, con conseguente estensione delle limitazioni di spostamento. Che si può praticare la pesca sportiva e ricreativa dato che, come tutti noi abbiamo capito a maggio, è intesa come attività sportiva dal Governo (vedi decisioni di maggio 2020). Il presunto documento della Questura di Roma, che vietava il diporto e la pesca sportiva fino all’11 giugno, si è rivelato un falso, come chiarito proprio dalla Questura stessa sui social. Caccia, pesca e tiro: cosa è consentito e cosa è vietato col nuovo Dpcm Covid. Tornando un attimo alla pesca, ci sarebbero altre argomentazioni del tipo che la pesca ricreativa (quella professionale, con tanto di licenza è lavoro, quindi consentita) sia per qualcuno attività di sussistenza o astrattamente equiparabile all’approvvigionamento in supermercato, che sono però oggettivamente troppo labili, per non dire pretestuose. Nella tarda serata arriva l’ordinanza n° 45 della Regione Toscana, che entrerà in vigore a partire dal 1° maggio, ma stavolta si tratta di un documento che inverte la tendenza vista fino a questo momento in fatto di interventi dei governatori. Poichè quindi la pesca sportiva è attività consentita, e che per essere esercitata necessita della presenza del mare, di un corso d’acqua o di un lago, non esistono problemi di alcun tipo. In questo senso quindi non c’è stata neppure la necessità di emanare un’ordinanza suppostamente illegittima (perchè meno stringente del decreto nazionale). Le lettere inviate al governo dalle associazioni della pesca, le dichiarazioni dei politici e le petizioni attivate negli scorsi giorni (ne abbiamo parlato approfonditamente QUI) hanno creato molto entusiasmo nel popolo dei pescatori dilettanti. Com’è noto, con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emanto ieri, 9 marzo 2020, in vigore da oggi, 10 marzo 2020, le restrizioni contenute nel Decreto emanato in data 8 marzo 2020 per l’emergenza Coronavirus vengono … Vediamo di fare un po’ di chiarezza. Se siete tra i pochi fortunati che possono arrivare in acqua nello spazio di qualche centinaio di metri, potreste farlo, ma un discreto margine di incertezza rimane. Che si tratti di una bufala salta all’occhio, anche ai profani, notando che un governatore regionale avrebbe emanato un DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri). Home » News » Nuovo DPCM 24/10 Covid-19: Si Può Andare a Pescare? Roma, 21 febbraio 2021. pesca sportiva, purchè nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e delle norme relative al contenimento del contagio.”. Con efficacia immediata, sino al 17 maggio 2020, è ammesso lo spostamento all’interno del proprio comune o verso altro comune per lo  svolgimento in forma amatoriale di attività di pesca, esclusivamente nel rispetto di quanto previsto dal citato Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da COVID-19, alle seguenti condizioni: 1- limitatamente alla pesca sia da terra sia in acque interne sia in mare;2- svolta da persona abilitata all’esercizio della pesca sportiva e ricreativa in possesso di copia della comunicazione effettuata ai sensi del Decreto ministeriale 6 dicembre 2010;3- con non più di due persone per imbarcazione, delle quali almeno una abilitata, nel caso di pesca in acque interne o in mare;4- nel rispetto della normativa vigente in merito all’esercizio della pesca sportiva e ricreativa. “5. Cosa cambia dal 16 gennaio. Si può andare a pescare dopo le nuove misure restrittive del nuovo Dpcm: la nota ufficiale della Federazione italiana da Rita Caridi 8 Novembre 2020 10:19 A cura di Rita Caridi 8 Novembre 2020 10:19 Pesca al porto. Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Si evince quindi che, secondo la Regione Lombardia, sarebbe già il DPCM del 26 aprile ad autorizzare gli spostamenti funzionali allo svolgimento delle attività sportive e motorie. In ogni caso sono vietati gli assembramenti. Nuovo decreto Covid: le regole per visitare parenti e amici. 495 del codice penale, con la reclusione da 1 a 6 anni. Ce ne sono alcune emanate e poi frettolosamente ritirate (es. Devono comunque essere seguite le regole generali valide per ogni attività sportiva e per gli spostamenti (vedi faq).”. Restano esclusi tutti gli sport, sia di squadra che individuali, rientranti nella tipologia “da contatto”, come definiti nell’allegato del decreto 13 ottobre 2020, che ovviamente non comprende la pesca sportiva che, a termini di decreto quindi, può essere praticata, in ogni sua forma, con il solo obbligo di rispettare la distanza raccomandata. Questo perchè si considera attività sportiva solo quella svolta da tesserati da federazioni sportive riconosciute, tutti gli altri esercitano attività ricreativa, e quindi vietata. Oggi, lunedì 26 ottobre 2020, entrano in vigore le nuove disposizioni previste dall’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm 24 ottobre 2020) riguardo l’emergenza epidemica da Covid-19 in atto nel paese. Diffidate di notizie che non arrivano dai canali ufficiali dei diretti interessati, e non condividete con superficialità notizie che servono solo a fomentare il malcontento e la rabbia della gente. - non si potrà andare nei bar e nei ristoranti (si può prendere cibo da asporto fino alle 22, e ordinare a domicilio). L’art. SI attendono comunque sviluppi. Tuttavia l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia Fabio Rolfi ha tenuto a specificare che: “Dal 4 maggio la pesca sportiva potrà essere tranquillamente svolta in Lombardia, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e delle limitazioni espresse nel Dpcm. Facciamo notare che il presidente Conte, nella conferenza stampa del 25 ottobre, ha commesso un errore quando ha detto (CLICCA per vedere il passaggio in questione) che: “Sono sospese tutte le competizioni dello sport, tranne quelle professionistiche a livello nazionale”, il DPCM infatti specifica bene che l’interesse nazionale vale anche per i settori dilettantistici. Sull’onda di quanto già fatto dalla Liguria, anche la Regione Puglia ha scelto di autorizzare la pesca nell’ordinanza n. 214 pubblicata nel pomeriggio, e avente efficacia (relativamente alla pesca) immediata e fino al 17 maggio. Da ieri (10 marzo) sono molt… Anche perchè, se guardiamo all’interpretazione che le autorità danno del decreto, in tema di pesca, la situazione è ulteriormente confusa: varie sedi della protezione civile la ritengono vietata, alcuni sindaci dicono sia permessa, alcune polizie locali hanno precisa istruzione di ritenere vietata qualsiasi attività di caccia e pesca. L’idea però, tenuto conto dell’obiettivo dei decreti precedenti e del giudizio del TAR che ha giustificato le interpretazioni più restrittive adottate dalle regioni, è che sia da interpretarsi come una sospensione tassativa, senza eccezioni. 650 del codice penale:

 “Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro”. A termini di decreto sono quindi consentite solo ed esclusivamente le competizioni che si svolgono sotto l’egida della FIPSAS, che è appunto l’unica federazione della pesca riconosciuta dal CONI, ma NON tutte.

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