Se, poi, nonostante la loro falsità, le si debba tollerare, questa è cosa che le leggi (si intenda: le leggi dell’Inghilterra, assurta a pietra di paragone di ogni legislazione giusta e ragionevole) decideranno caso per caso; ma a patto che le loro strutture organizzative non siano suscettibili di trasformare i propri seguaci in altrettanti elementi di sovversione dell’ordine costituito. È evidente che si arrogano il diritto  di deporre i regnanti perché reputano la facoltà dio scomunica  riservata solo alla loro gerarchia. Lettera sulla tolleranza o Epistola sulla tolleranza ( A Letter Concerning Toleration) è un saggio di John Locke, scritto nel 1685 nei Paesi Bassi, originariamente pubblicato nel 1689, in latino e immediatamente tradotto in altre lingue. Sostengo quindi che non hanno motivo di essere tollerati dal magistrato coloro che attribuiscono al fedele, religioso e ortodosso, cioè a se stessi, un privilegio particolare o un potere sugli altri mortali in questioni di tipo civile, oppure coloro che, con ilo pretesto della religione, si arrogano un qualche diritto su chi è fuori dalla loro congregazione ecclesiastica. Davvero, verrebbe da arrossire nel leggere queste parole, pensando a quali altissimi elogi sono stati rivolti al loro autore, quasi che non si fosse mai visto, prima di lui, e con sì mirabile dottrina, un filosofo altrettanto sollecito nel difendere la libertà di coscienza. Reprinted in: Studi su John Locke (2015), pages 123-134. Poiché i musulmani, a causa dei loro legami politici indiretti con il sultano turco, non offrono sufficienti garanzie di lealtà verso lo Stato (cristiano), la loro religione non deve essere tollerata più di quanto sarebbe ragionevole tollerare la presenza di un cavallo di Troia entro le mura della propria città. 3. Quale può essere il significato del loro asserire che i re scomunicati perdono la corona e il regno? Tolerancia se refiere a la capacidad de aceptar las ideas, preferencias, formas de pensamiento o comportamientos de las demás personas [1] . Tuttavia troveremo chi afferma le stesse cose in altri termini. In questo caso, Locke parla alla moglie affinché la suocera intenda: non sono i musulmani che egli ha in mente, quando parla del Gran Turco, anche per la semplice constatazione che, di musulmani, l’Inghilterra del XVII secolo ne contava davvero pochini entro i propri confini (anche se molti si preparava ad annetterseli mediante la Compagnia delle Indie orientali, nel Bengala e in altre regioni del subcontinente indiano). { Poiché che cosa significano queste e altre proposizioni di principio se non che chi le predica è pronto, in ogni occasione, a impadronirsi del potere e a far sue le proprietà e le fortune dei concittadini, e chiede di essere tollerato dal magistrato solo fino al momento in cui si sentirà abbastanza forte da prendere il potere’. Si arriva fino alla situazione italiana a cavallo del fascismo, con Gentile e Croce. Nel 1689 il filosofo inglese John Locke, nella Epistola sulla tolleranza, sostenne che gli articoli di fede non possono essere imposti dalla legge civile, perché credere non dipende dalla nostra volontà e le credenze non hanno nessuna relazione con i diritti civili degli altri uomini. Appunti corposi sui maggiori filosofi dell'età contemporanea. di Alessandro Bruni. } E che la teoria della tolleranza religiosa di Locke abbia una lunghissima e vergognosa coda di paglia, lo dimostra il fatto che, mentre si indigna con commovente sensibilità per la triste sorte degli Indiani d’America, pressati dall’avidità di terre dei coloni bianchi, non si degna si spendere neanche mezza parola per quegli sventurati Indiani d’Europa che il governo britannico, proseguendo la tradizione della “grande” Elisabetta e di Cromwell, seguitava a perseguitare, massacrare e spogliare delle loro terre, come infatti farà per prima cosa Guglielmo d’Orange, non appena salito al trono d’Inghilterra: ossia i cattolici irlandesi, rei di abitare un’isola che faceva gola ai loro più potenti (e, guarda caso, protestanti) vicini di casa. Consultabile gratuitamente in formato PDF, Limitazioni alla tolleranza religiosa in Locke, Bayle e Spinoza sulla tolleranza religiosa, Gli Exchange Traded Funds: Analisi di dati empirici e prospettive di crescita, Iside e Maria di Nazareth attraverso mito e stregoneria, Il tempio di Gerusalemme, "figura della casa del Padre". [...] e l'Epistola sulla tolleranza (pubblicate entrambe per la del fedele, nessuna pratica religiosa imposta può salvare l e di fatto era, come affermò John Locke (v., 1960, II, 14, ... Leggi Tutto. 3 Cfr. Per quanto riguarda le opinioni pratiche invece, non vi è ragione di non tollerarle, anche se non scevre da errore, sempre a condizione che non tendano a stabilire  alcun dominio sugli altro o l’impunità civile della Chiesa in cui vengono insegnate.». LNL 26:9. [email protected], Ci trovi su Skype (redazione_tesi) Alcuni cookies sono necessari per il funzionamento del sito web.Utilizziamo alcuni cookies di terze parti per acquisire informazioni statistiche in formato anonimo al fine di migliorare il sito.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookies.Puoi utilizzare le impostazioni del tuo browser se vuoi bloccare i cookies di questo sito. Perché, in questo modo, il magistrato darebbe luogo all’insediarsi di un’autorità straniera sul suo stesso territorio e metterebbe i suoi sudditi nella condizione di essere chiamati alle armi contro la pro’pria autorità. Locke, dunque, padre della tolleranza e della libertà religiosa: chi potrebbe mandar giù, oggi, una simile barzelletta, se la Gran Bretagna, nel 1945, non si fosse trovata dalla parte dei vincitori? LOCKE Lettera sulla tolleranza Illustrissimo Signore, Poiché mi chiedete la mia opinione sulla tolleranza reciproca tra i Cristiani, vi rispondo in ... materia civile e religiosa, e che si debbano fissare convenientemente i confini tra chiesa e stato. “Il socinianesimo di Locke e l’edizione inglese dell’Epistola sulla tolleranza” / Mario Montuori. Locke sostiene che i cattolici, i quali pure non vengono nominati, affermano che i governanti possono essere detronizzati da chi professa un’altra religione, ossia da loro, i cattolici stessi: strana accusa, visto che nel 1688 furono i sudditi protestanti di Giacomo II Stuart a ribellarsi al loro sovrano cattolico e a cacciarlo a motivo della sua religione, oltre che del suo tentativo di restaurare l’assolutismo. Sebbene la tolleranza sia oggigiorno non di rado predicata dalle autorità cristiane, è importante ricordare che la tradizione del Cristianesimo è quella dell’intolleranza. o. Scorri con il dito per passare da un paragrafo all'altro. 1 Gennaio 2004. Una più sicura fondazione può venire dalla considerazione della dignità della persona, su cui si è concentrato il Vaticano II. In realtà essi intendono, in tal modo, che il privilegio di non stare ai patti appartiene soltanto a loro, poiché affermano che cloro che non anno paerte della loro setta sono eretici, o almeno si riservano di dichiararlo quando lo ritengono opportuno. Share you Knowledge! Lontanissima da lui l’idea che ciascuna religione debba essere rispettata per la verità intrinseca che i suoi seguaci le riconoscono; niente affatto: per l’illuminista Locke, solo il Cristianesimo è “ragionevole” e, pertanto, solo il Cristianesimo è “vero”: tutte le altre religioni sono false, punto e basta. Non è stato altro che il mediocre estensore di una dottrina che proclama grandi principî al solo scopo di poterli manipolare di Francesco Lamendola Locke si occupa in particolare della tolleranza religiosa.Vuole convincere il lettore che lo Stato è istituito per promuovere gli interessi esterni, relativi alla vita, alla libertà e al benessere generale, mentre la Religione esiste per promuovere gli interessi interni, cioè la salvezza.I due organi svolgono funzioni distinte e quindi devono essere … $("#fbLogin").attr("href", $("#fbLogin").attr("href") + "&state=" + encodeURIComponent(document.URL.toString())); dalle 9:00 alle 13:00. Il Papa, per Locke, è il capo di uno Stato straniero e, per giunta, nemico: pertanto, un buon cattolico che sia anche un buon suddito della Corona inglese è una contraddizione in termini; qualcosa che, puramente e semplicemente, non è possibile. Tolleranza nella tradizione cristiana. CATEGORIA: DIRITTO CIVILE – DOTTRINE TEORIE E CONCETTI – STORIA DEL PENSIERO FILOSOFICO. Non ci sembra si richieda una gran mente filosofica, per mettere insieme questi miseri concetti, espressione o di malafede, o di presuntuosa bigotteria; né che occorresse aspettare il 1689 per metterli nero su bianco, quando venti di tolleranza cominciavano già a soffiare sull’Europa: pure il Locke, per questi quattro filosofemi tanto brutali, quanto rozzi e sconclusionati, è stato applaudito poco meno che come se fosse stato l’apostolo di un’epoca nuova, pacifica, benevola e comprensiva, contrapposta (illuministicamente) a chissà quali “barbarie” precedenti. Il sito raccoglie e pubblica gratuitamente tesi di laurea, dottorato e master. $("#fbLogin").attr("href", $("#fbLogin").attr("href") + "&state=" + encodeURIComponent(document.querySelector("link[rel='canonical']").href)); Il mondo antico. Le vittorie in guerra consentono di tramandare simili stravolgimenti della verità. “Tolleranza religiosa e scetticismo in Locke : riflessioni sull’Epistola de tolerantia nel terzo centenario della sua pubblicazione” / Mario Sina. i … His most important researches focus on the epistemology, theology, ethics and political philosophy. Si dice e si ripete che John Locke è stato il gran padre del liberalismo e che lui solo, o quasi, con estremo coraggio, in un’Europa abbrutita da fanatismi e odî d’ogni genere, ha invocato con voce alta e forte la libertà religiosa, e non solo religiosa, per tutti i cittadini d’Europa, se non addirittura del mondo intero, vista la lodevole sollecitudine con cui ha spezzato una lancia in difesa dei diritti degli Amerindi, scacciati dalle loro terre dall’avanzata dei coloni anglosassoni. Oppure utilizza il tuo account In questo sito utilizziamo i cookies per migliorare il sito stesso e la sua fruibilità. Limiti della posizione di Locke Il filosofo propone un modello di tolleranza soprattutto religiosa che però non estende a tutti in maniera incondizionata. E’ il loro intrecciarsi nello sviluppo del pensiero lockiano che occorre ora seguire. Lettera sulla tolleranza religiosa La critica alle idee innate – Locke parte dalla critica all’innatismo cartesiano: non esistono idee, verità, princìpi innati, se le idee fossero innate tutti gli uomini dovrebbero avere le medesime idee e invece questo non accade (vedi ad es. Promesse, impegni e giuramenti che costutuiscono i vincoli fondamentali di una società umana non hanno valore per un ateo. Tesionline è il più grande database delle Tesi di laurea e dei laureati italiani. – 72 (1989):839-850. John Locke (1632-1704) is an important philosopher of Modern Age. Per esempio: non troveremo alcuna setta che predichi espressamente e apertamente che gli uomini non sono obbligati a mantenere le promesse, che i governanti possono essere detronizzati da chi segue una diversa religione, o che il dominio di ogni cosa appartiene solo a loro, membri di quella particolare setta. Anche a questo è servita la vittoria degli Alleati, nel 1945, quando al liberalismo inglese e americano si affiancava il comunismo sovietico… tutti crociati in nome della libertà dell’Europa e del mondo; tutti ugualmente puri e disinteressati nei loro scopi di guerra. Il solo progresso auspicato da Locke in fatto di tolleranza era a favore delle sette protestanti non conformiste, ma continuava e ribadiva l’esclusione dei cattolici, come verrà stabilito dal Toleration Act promulgato da Guglielmo III nel 1689, appunto per impulso delle teorie del Nostro, filosofo ufficiale della “Glorious Revolution”. Come pure non possono essere tollerati coloro che negano il diritto alla tolleranza anche da parte di chi dissente  dalla maggioranza in materia di religione. Religione e tolleranza I grandi rivolgimenti politici che interessano l’ Inghilterra del 1600 sono intrinsecamente connessi a complesse lotte di religione . Per venire a Locke, si può ben dire che nella sua vasta riflessione sulla tolleranza confluiscano le componenti fondamentali sopra additate, quella giuridico-politica e quella religiosa. Esse sono definite «false Chiese» a cui vanno preferite le «vere Chiese», ossia quelle che basano la propria azione sui principi di rispetto reciproco. Locke sviluppa la sua concezione di tolleranza all’interno di un clima storico molto particolare: dopo l’Atto di Supremazia del 1534, con cui Enrico VIII aveva segnato la nascita dell’anglicanesimo, la religione di stato in Inghilterra si era avvicinata via via ad un catechismo di stampo calvinista, ma aveva mantenuto il tradizionale “episcopalismo” e quindi la dipendenza … 4. È ridicolo per chiunque professarsi maomettano solo per quanto attiene alla religione, e per ogni altra cosa rimanere invece soggetto a un magistrato cristiano, mentre si riconosce, nello stesso tempo, ciecamente obbediente al Mufti di Costantinopoli il quale è, a sua volta, assolutamente ligio all’imperatore ottomano e formula a suo piacere i falsi oracoli di quella religione. Il principio della libertà religiosa fu faticosamente guadagnato in età moderna, attraverso lotte sanguinose e prove di violenza. Ed è noto che, chi ha vinto l’ultima, può concedersi il lusso di mistificare la realtà, perfino sui libri di testo dell’ex nemico, per molti e molti anni: almeno fino alla prossima. I cattolici, cioè, non devono essere tollerati, perché non sono tolleranti con i protestanti; ma il ragionamento non vale all’incontrario: vale, semmai, per i presbiteriani e gli altri non conformisti nei confronti della Chiesa anglicana. Registrati al sito per restare aggiornato sulle ultime pubblicazioni e sui nostri servizi. E un maomettano che viva tra cristiani si sottrarrebbe apertamente al loro governo se riconoscesse come capo supremo ella sua chiesa la stessa persona che è a capo dell’autorità civile. Questa è precisamente la posizione dei dirigenti della odierna Repubblica Popolare Cinese: anche per loro i cattolici non meritano alcuna tolleranza, perché riconoscono l’autorità del Papa, ossia di un capo di Stato straniero; solo i cattolici che si riconoscono nella Chiesa “nazionale” meritano il diritto alla libertà religiosa. Tanto per cominciare: una cosa è il concetto di libertà, un’altra - e ben diversa - il concetto di tolleranza. Ancora: non ha alcun diritto di essere tollerata dai magistrati quella Chiesa che sia costituita sul principio che coloro che vi entrano a far parte si pongono “ipso facto” sotto la protezione e il servizio di un altro sovrano. Enjoy the videos and music you love, upload original content, and share it all with friends, family, and the world on YouTube. Locke auspica tolleranza religiosa per tutti, ma invoca la persecuzione di cattolici islamici e atei. Già pubblicato su Arianna Editrice il 10/02/2011 e il 7  Novembre 2014, Storia militare e le grandi battaglie navali, Cultura, lingua, musica e teatro delle Venezie, Accademia adriatica di filosofia "Nuova Italia" -, YJSimpleGrid Joomla! A dire il vero nel web cercavo un'immagine che concettualmente rappresentasse la tolleranza nella sua modernità dato che in un ennesimo riordino della mia biblioteca era caduto un ritaglio di giornale con un articolo non datato, ma presumibile della … Contatta la redazione a Limitazioni alla tolleranza religiosa in Locke Due però sono le limitazioni alla tolleranza: l’una riguarda i cattolici che devono guardarsi dall’imporre il loro asservimento al papa; l’altra riguarda gli atei che negando Dio negano la stessa ragionevolezza universale umana. In questa sola pagina sono tali e tante le affermazioni che, ammantate di ragionevolezza, rivelano, ad uno sguardo anche superficiale, malafede o inconsistenza, che l’esame di ciascuna risulterebbe fin troppo lungo e monotono. An icon used to represent a menu that can be toggled by interacting with this icon. La cosa va alquanto ridimensionata o, per dir meglio, va ridimensionata la supposta virtù intrinseca del concetto di “liberalismo”; dopo di che si vedrà come Locke, se pure ne è stato l’araldo (niente affatto isolato e ancor meno coraggioso), non è stato altro che il mediocre estensore di una dottrina che proclama grandi principî al solo scopo di poterli meglio manipolare e capovolgere, secondo le convenienze del momento. Ma la tolleranza fu ottenuta sacrificando il discorso della verità. Abstract – scaricare il file per l´appunto completo. Locke: tolleranza religiosa. In tale atteggiamento mentale, peraltro, Locke non aveva nemmeno il vanto dell’originalità: si limitava a ripetere ciò che già stabiliva la legislazione inglese, ad esempio con il Test Act, approvato dal Parlamento di Londra nel 1673, che prevedeva l’obbligo del giuramento sulla Bibbia per tutti i membri delle Camere, escludendo dalle carche pubbliche quanti non si riconoscevano nella Chiesa anglicana. Infine, non sono assolutamente da tollerare che negano l’esistenza di Dio. Che il dominio sia fondato sulla grazia è un’altra asserzione secondo la quale  coloro che ne sono i portavoce affermano il loro diritto  di possesso, poiché non si fanno certo il torto di non credersi o almeno di non professarsi assolutamente pii e fedeli. Tale problematica verrà affrontata da John Locke nella celeberrima Lettera sulla tolleranza in cui si condanneranno tutte quelle Chiese che tentano di imporre il proprio culto agli altri. Among the themes investigated by Locke, it is present the problem of religious tolerance, on which the philosopher devoted more than four decades, between 1660 and 1704. Eppure Locke viene ancora oggi letto e ammirato, anche nei Paesi di cultura e tradizione cattolica, come un grande apostolo della tolleranza e della libertà religiosa. Trovo nel web un post del 2015 con questo titolo scritto da Valentina D'Ascanio in Officina filosofica. Templates Framework official website. Nessuna pietà per i barbari, per i fanatici Irlandesi, dunque: confiscare le loro terre, spogliarli dei loro averi, ridurli alla condizione di servi in casa propria, erano evidentemente azioni legittime, dal momento che i cattolici, per definizione, non potevano essere che cattivi sudditi (patria degli Irlandesi: l’Inghilterra riformata), sempre pronti al tradimento e alla rivolta e sommamente ingrati nei confronti della “civiltà” portata loro dai gentiluomini inglesi. // IN: Vita e pensiero. No, non sono i musulmani che egli ha in mente, quando afferma con vigore che i seguaci di una religione che obbediscano alla propria Chiesa, prima che allo Stato, non devono godere di alcuna tolleranza, ma essere trattati da spie e da nemici: bensì i cattolici, gli odiatissimi papisti, i quali, nella storia inglese di quel tempo, svolsero più o meno la stessa funzione dei trotzkisti nell’Unione Sovietica di Stalin: quella di capro espiatorio di tutti i pubblici malanni. // IN: Atti della Accademia di scienze morali e politiche. $("#googleLogin").attr("href", $("#googleLogin").attr("href")+ "&state=" + encodeURIComponent(document.querySelector("link[rel='canonical']").href)).removeAttr("id"); Locke auspica tolleranza religiosa per tutti, ma invoca la persecuzione di cattolici islamici e atei. Commento di Luca 2, 41-52, Il ruolo della donna nel movimento pentecostale italiano contemporaneo, Psicologia religiosa - Psicologia del profondo - Inconscio Naturale, concetto di Psicoterapia Adamitica e sue applicazioni - I casi allo studio. La tolleranza religiosa è la condizione attraverso la quale le credenze e le pratiche di una o più religioni, diverse da quella professata all'interno di un popolo o … Dal post kantismo a dalla riflessione di Fichte, attraverso i lavori fondamentali di Schopenhauer, Marx e Kierkegaard; un'ampia parte è dedicata al pensiero di Hegel e a quello di Nietzsche, che ha condizionato tutto il Novecento. $("#googleLogin").attr("href", $("#googleLogin").attr("href")+ "&state=" + encodeURIComponent(document.URL.toString())).removeAttr("id"); L’escludere l’esistenza di Dio, anche solo nel pensiero, li scioglie tutti; inoltre coloro che, con il loro ateismo, minano e distruggono la religione, non possono avvalersi di alcun argomento religioso per rivendicare il privilegio della tolleranza. Così, se la stampa e la televisione britanniche sono riuscite ad ovattare al massimo la notizia della tragica morte di Bobby Sands e di altri nove prigionieri irlandesi, fra il maggio e l’agosto 1981, nelle prigioni inglesi; e se esse riescono tuttora a far passare sotto silenzio il dramma di un Paese, l’Ulster, ove i protestanti continuano ad opprimere impunemente i cattolici, facendo sfoggio di un’arroganza d’altri tempi (i tempi, appunto, di Guglielmo d’Orange), lo dobbiamo anche alla colossale ipocrisia e alla violenza sistematica travestita da “tolleranza”, che John Locke ha teorizzato così sapientemente. Infatti tali argomenti, proposti in modo semplice e nudo, volgerebbero immediatamente su di loro l’occhio e la mano del magistrato e allerterebbero l’attenzione di tutta la comunità a un controllo  contro il pericolo del diffondersi nel suo seno di tale pericolo e male. else Ora, per Locke, non merita tolleranza chi non riconosce il diritto alla tolleranza degli altri: dottrina che sarebbe, in lui, sommamente contraddittoria, se non andasse sempre interpretata con questa tacita postilla: «tranne i cattolici». Quanto agli atei, il modo di argomentare di Locke è, se possibile, ancora più schematico e brutale e si può ridurre a questo ragionamento: poiché essi negano Dio, per loro nessun impegno, promessa o giuramento  possono avere alcun valore; dunque, bisogna considerarli nemici dichiarati dello Stato e reprimerli con la massima severità. Locke: religione e tolleranza. Prima ancora, Thomas Hobbes se l’era presa con la Chiesa cattolica ed i suoi seguaci (oltre che con le numerose sette protestanti al di fuori della Chiesa anglicana), rei di voler instaurare niente di meno che il Regno delle Tenebre sulla Terra, propalando dottrine oscure ed erronee, al fine di ottenere il dominio sugli uomini. Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale. Né aiuta, in questa situazione, l’inconsistente ed errata distinzione tra Corte e Chiesa, specialmente quando entrambe sono egualmente soggette all’autorità assoluta della stessa persona, la quale non ha solo il potere di persuadere i membri della sua Chiesa, sia dal punto di vista strettamente religioso sia da altri analoghi punti di vista, ma può perfino imporre di aderire alla sua chiesa sotto minaccia di fuoco eterno. Così si esprime Locke, infatti, nella sua «Lettera sulla tolleranza», scritta fin dal 1685-86, ma pubblicata anonima dal prudentissimo filosofo inglese, in Olanda, solo nel 1689, durante il suo cosiddetto esilio e mentre già si era compiuta in Inghilterra la “Glorious Revolution”, che aveva portato all’avvento della monarchia parlamentare di Guglielmo d’Orange (titolo originale: «Epistula de Tolerantia», traduzione italiana di Bettina Della Casa, Demetra Edizioni, 1995, pp.

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