Il contesto nel quale la popolazione vedeva quotidianamente crescere questo forza è incomprensibile per un occidentale. Un numero dieci volte superiore alle vittime della bomba atomica sganciata su Hiroshima. Gli operai non venivano pagati in denaro bensì con un po’ di cibo. Nonostante questo non si verificavano mai atti di sciacallaggio verso i cadaveri, non vi erano reati, furti, scontri o litigi tra la popolazione. La battaglia di Stalingrado marcò il punto di svolta della guerra a oriente durante il secondo conflitto mondiale. I tre milioni di abitanti di Leningrado divennero una sola famiglia e questo è certamente un altro dei fattori che da sempre l’occidente non riesce a capire. Il Panzergruppe aveva un totale di 475.000 uomini in 28 divisioni. Se siete curiosi di scoprire la pluralità di segreti e regole che caratterizzano la lingua russa , potrete farlo iscrivendovi ai nuovi corsi di russo che avranno inizio a partire dalla prossima settimana! Quella che sarà raccontata in questo articolo è la storia di 872 giorni che racchiude l’essenza di morte, devastazione e sofferenza, ma è anche una storia unica di eroismo di una popolazione civile. Circa l'assedio di Leningrado scritto un sacco di libri, girato un sacco di documentari e lungometraggi. Gli assedi di R ussia. Migliaia di altoparlanti, in ogni strada ed in ogni officina, risuonavano della musica patriottica russa suscitando ancora di più nella popolazione la fierezza di appartenenza al popolo russo. L'assedio di Leningrado (in russo: блокада Ленинграда?, traslitterato: blokada Leningrada) durante la seconda guerra mondiale è stata una delle più cocenti sconfitte nella guerra lampo di Adolf Hitler contro l'Unione Sovietica. L’esercito tedesco aveva la meglio sulle trincee e su chi le difendeva. L'assedio di Leningrado è durato meno di un anno a quell'ora, ma durante la raccolta autunnale sono stati trovati 13 mila cadaveri per le strade della città. In tutti gli spazi verdi della città vennero creati degli orti ed ai cittadini vennero forniti i semi per la coltivazione. Un film epico che attraverso il tragico individuale avrebbe messo in scena gli orribili 900 giorni dell'assalto nazista a Leningrado, per fissarli nel … L’assedio di Leningrado viene raccontato senza censure: il gelo, la fame, la colla impastata come farina, l’orrore del cannibalismo. Ancora prima dell’invasione della Russia da parte delle forze naziste, il 22 giugno del 1941, furono messi a punto con l’Operazione Barbarossa i piani che portarono verso Leningrado forze consistenti in più di un milione di uomini, 600 carri armati e 1000 aerei. Soffermatevi bene su questo aspetto appena descritto e magari rileggete lentamente le ultime righe. Quando alle volte mi torna in mente la storia di Tania e Shura penso al loro amore ma anche alla terribile guerra che stavano combattendo. Dopo la rivoluzione d’ottobre del 1917 venne ribattezzata con il nome di Leningrado. A novembre, la gente cominciò a morire di fame e molti disperatamente cominciarono a mangiare i propri animali domestici, cani e gatti. Sei tu che mi hai dato questa fede, mia Leningrado.”, A gennaio del 2015, in occasione del 70° anniversario della rimozione dell’assedio a San Pietroburgo, il governatore della città Gheorghij Poltavcenko, ha consegnato i nuovi appartamenti assegnati alle persone decorate con il distintivo “Abitante di Leningrado assediata”. I camion all’ingresso in città portavano i rifornimenti ed all’uscita evacuavano le persone nelle situazioni più critiche. Zinaida Scevkunenko aveva sette anni allo scoppio della guerra. Alla fine dell'assedio, si pensa che circa 632.000 persone siano morte con quasi 4.000 persone di Leningrado che morivano di fame il giorno di Natale del 1941. Giunse l’estate del 1943 e la musica patriottica e tradizionale trasmessa dagli altoparlanti della città continuava ad alimentare l’orgoglio della popolazione di Leningrado che ormai era sfinita. I primi scontri tra la popolazione ed i soldati tedeschi avvennero nei quartieri meridionali di Leningrado. Sebbene il compito intermedio di Leeb fosse quello di distruggere tutte le forze sovietiche nella regione del Baltico, il suo ultimo compito era quello di eliminare Leningrado come base industriale e la sua popolazione. Leningrado era sotto assedio dal 14 settembre 1941, quando i nazisti avevano tagliato l’ultima via di terra per uscire dalla città. [4] Fu l'assedio più lungo di tutta la seconda guerra mondiale e ad oggi è il secondo più lungo della storia moderna dopo quello di Sarajevo degli anni '90. Gli abitanti di Leningrado avevano a disposizione solo una misera razione giornaliera di pane (pochi grammi). L’assedio di Leningrado viene raccontato senza censure: il gelo, la fame, la colla impastata come farina, l’orrore del cannibalismo. Era un sogno di Sergio Leone: un film sulla battaglia di Leningrado, durata tre anni, metafora della resistenza umana. Mio fratello maggiore era sul fronte a combattere. La popolazione, con l’avvento della primavera cominciò a riparare le proprie case e le strade. A febbraio del 1942 infatti, per la fame ed il freddo in città morivano 10.000 persone al giorno, molte strade e ponti della città erano distrutti, i palazzi erano per lo più bombardati, la temperatura aveva raggiunto i 40° sotto zero, il cibo nonostante alcuni rifornimenti provenienti dalla “Strada della Vita” continuava comunque a scarseggiare, ovunque in strada si camminava a piedi tra numerosi morti che giacevano li anche per alcuni giorni. La commissione d'inchiesta straordinaria sui crimini di guerra nazisti, che presentò le sue conclusioni ai processi di Norimberga contro i crimini di guerra dopo la fine del conflitto, valutò che l'assedio fosse costato la vita a 642.000 civili, ma questa cifra rappresenta la quantità minima ipotizzabile di un totale ben più raccapricciante. Ostrogožsk-Rossoš' – Voronež-Kastornoe – Iskra – 2ª Novorossijsk – Stella Polare – Stella – 3ª Char'kov – Kursk (Prochorovka) – Kutuzov – 4ª Char'kov – 2ª Smolensk – Basso Dnepr (2ª Kiev – Žytomyr) – Kerč'-Eltigen, 1944 Attraverso questa via fluviale giunsero in città nuove truppe dell’Armata Rossa, ma la situazione bellica continuava comunque ad essere in una posizione di stallo. L'ultimo collegamento ferroviario con Leningrado si ebbe il 30 agosto 1941, quando i soldati tedeschi raggiunsero il fiume Neva. Il 30 agosto 1941 inizia la resistenza di Leningrado. Le truppe restanti continuarono a circondare la città aspettandone la resa. Il 18 gennaio 1943 le truppe dell’Armata Rossa situate fuori Leningrado e quelle situate all’interno sferrarono un attacco simultaneo e riuscirono a ricongiungersi creando un varco di 10 km tra le truppe naziste assedianti. I soldati dell’Armata Rossa posizionati a difesa della città attendevano rinforzi per contrattaccare, i tedeschi aspettavano una resa che credevano imminente essendo la città stretta nella morsa del freddo e della fame. Molti hanno perso i propri cari che sono stati uccisi o torturati. 1942 La città di Leningrado (oggi San Pietroburgo) era uno dei tre obiettivi prioritari dell'Operazione Barbarossa, la guerra anti-comunista d'annientamento, indicata nel Mein Kampf come il caposaldo del bolscevismo sovietico. La gente si riunì in massa e festeggiò intorno al primo aereo tedesco abbattuto e caduto in città. Il 18 novembre 1941 dalla città venne inviato un uomo a cavallo per provare ad attraversare il lago. Questo infatti fu il giorno in cui si ebbe l’ultimo collegamento ferroviario con la città e in cui i soldati tedeschi raggiunsero il fiume Neva. A settembre del 1941 la città era ormai circondata. Anche se forse non sarà mai determinato con precisione, il numero dei civili morti raggiunse probabilmente il milione di unità. In questo corridoio venne subito creata una linea ferroviaria per collegare Leningrado a Stalingrado ed a Mosca. Credo fermamente nei miracoli. Ogni saluto con amici o parenti equivaleva ad un possibile addio. Incapace o non convinta nel continuare nella sua posizione di vantaggio, grazie anche alla strenua e brillante difesa cittadina organizzata dal maresciallo Žukov, l'armata tedesca si trovò ad assediare Leningrado, senza riuscire a conquistarla, per 900 giorni. Ogni guerra genera morte, devastazione, sofferenze. Iniziava un nuovo inverno ma oramai Leningrado era una vera e propria fortezza ed il morale della popolazione aumentò ancora quando da Stalingrado giunse la notizia che i tedeschi erano stati sconfitti. [7], Il numero delle vittime militari fu quasi altrettanto sconvolgente: alla fine della guerra una cauta stima ufficiale sovietica valutò che i combattimenti nella regione di Leningrado fossero costati all'Armata Rossa 1.017.881 uomini morti, catturati o dispersi e 2.418.185 feriti o ammalati, per un totale di 3.437.066 vittime. Con l'operazione Barbarossa, la città viene circondata, gli esperti del reich hanno pronosticato 3 mesi di vita, per una popolazione senza cibo. L’armata tedesca si preparava ad affrontare il suo secondo inverno nei boschi intorno alla città e non sarebbe stato neanche l’ultimo. Ormai tutto il mondo si aspettava che Leningrado si arrendesse. Hitler del resto era convinto che fosse solo una questione di tempo e che la popolazione non avrebbe potuto resistere all’inverno in quelle condizioni. Nel corso della storia, mai nessuna città subì un tale numero di perdite. Rimarcano l'orgoglio nazionale e non la memoria”. In tutta la sua lunga storia Leningrado non era mai stata attaccata ed ora i suoi abitanti si preparavano a difenderla con un patriottismo istintivo. Hitler nel frattempo cambiò strategia e spostò alcune unità da combattimento che assediavano Leningrado per aiutare altre unità che si apprestavano ad attaccare Mosca. Alle porte di Leningrado anche i soldati tedeschi pativano il freddo. L’acqua ci arriva alle caviglie. L’assedio ed i bombardamenti di Leningrado produssero un milione di morti tra gli abitanti della città. Ventotto mesi di assedio La antica San Pietroburgo, fondata nel 1703 da Pietro il Grande, divenuta Leningrado per decisione del Soviet Supremo nel 1924, sorge su un centinaio di isolette di varia grandezza alla foce del fiume Neva, disposte sull'istmo di Carelia, largo circa 50Km, fra il Golfo di Finlandia e il grande lago Ljagoda. Alcune persone impazzirono e si diedero al cannibalismo mangiando i propri parenti deceduti. Riprova. La situazione sanitaria e alimentare della città fu pessima, soprattutto nel primo inverno, ma Hitler non riuscì mai ad organizzare il banchetto da lui previsto per festeggiare la conquista di questo gioiello della civiltà europea. Nell'articolo vedremo i campi di concentramento fascisti e le atrocità che hanno avuto luogo nei loro territori. Hitler sembrava ben deciso ad una rapida presa della città per utilizzare le stesse forze militari in vista di un attacco a Mosca. Dal diario di Irina Samilovich: “Oggi abbiamo scavato per sedici ore. Il freddo è pungente ed io ho solo vestiti leggeri. La cifra più bassa è stata ricavata confrontando la popolazione prebellica di Leningrado — 2.500.000 abitanti — con quella del dicembre del 1943 — 600.000 abitanti — e tiene conto del milione di evacuati e dei 100.000 soldati di leva dell'Armata Rossa; la cifra più elevata comprende le circa 642.000 persone morte durante l'assedio sommate alle altre 400.000 disperse durante le evacuazioni. L'assedio di Leningrado (in russo: блокада Ленинграда?, traslitterato: blokada Leningrada) durante la seconda guerra mondiale è stata una delle più cocenti sconfitte nella guerra lampo di Adolf Hitler contro l'Unione Sovietica. L’unica cosa che ancora funzionava in città erano gli impianti di amplificazione situati ad ogni angolo di strada. Molte fabbriche che producevano armi erano state bombardate. Per chi non conoscesse lo spirito russo è veramente incomprensibile poter immaginare cosa ti spinga a fare l’amore incondizionato e smisurato per il tuo Paese. Questa data segna l'effettivo inizio dell'assedio della città. «Secondo i calcoli di Adolf Hitler, che aveva già fissato i festeggiamenti per la capitolazione all’Hotel Astoria di Leningrado per il 9 agosto 1942, in … L'Assedio di Leningrado fu uno degli episodi più tragici della Seconda guerra mondiale: iniziò l'8 settembre 1941 e durò 900 giorni, fino al 27 gennaio 1944. Il 872-giorno Assedio di Leningrado, Russia, provocato dal fallimento dell'esercito tedesco Gruppo Nord per catturare Leningrado nel fronte orientale della Seconda Guerra Mondiale.L'assedio durò dall'8 settembre, 1941 al 27 gennaio 1944 ed è stato uno dei assedi più lunghi e distruttive della storia, causando notevoli devastazioni alla città di Leningrado (oggi San Pietroburgo). Willmott H.P., Robin Cross & Charles Messenger. Uno dopo l’altro sono morti mio fratello piccolo e mia sorella, e per lungo tempo io e mamma vivevamo in due. Ma la stragrande maggioranza non voleva abbandonare la città poiché andare via per loro sarebbe equivalso a disertare, nonostante nel solo mese di dicembre 50.000 persone morirono di fame di freddo. Leningrado era sotto assedio dal 14 settembre 1941, quando i nazisti avevano tagliato l'ultima via di terra per uscire dalla città. L'assedio di Leningrado è una pagina trascurata dalla storiografia occidentale, mentre merita di essere conosciuta, quale monito a ciò di cui è stato capace il nazismo. Nella periferia della città c’erano parecchie case in legno disabitate. Nel caos del primo inverno di guerra nessun piano di evacuazione della città era attuabile e, di fatto, sia il centro urbano che i suoi sobborghi furono in completo isolamento fino al 20 novembre 1941, quando un corridoio venne aperto sulla superficie ghiacciata dal Ladoga permettendo l'arrivo di vettovagliamento agli assediati.[5]. Questi si applica senza dubbio blocco Leningrado. Hitler diceva: “Quando cominceranno a morire di fame non potranno più resistere a lungo!”. [6], In termini di vite umane, però, il prezzo della vittoria fu terribile. Per la prima volta nella storia i martellanti bombardamenti non produssero lo stesso panico che avevano prodotto in altre città e non indussero la popolazione alla rassegnazione ed alla sconfitta. Gli abitanti di Leningrado si fermavano ad ascoltare le canzoni patriottiche e la musica tradizionale russa e da ciò traeva ogni giorno l’energia per sopravvivere, la forza per combattere, ogni giorno che passava nonostante le enormi difficoltà aumentava la forza derivante dall’orgoglio dovuto al senso di appartenenza al popolo russo. Nel mese di agosto i finlandesi avevano riconquistato l'istmo di Carelia, avvicinandosi a Leningrado da ovest e avanzando attraverso la Carelia a est del lago Ladoga per avvicinarsi alla città anche da nord. Un'altra decisione dei finlandesi fu di non voler proseguire nell'avanzata oltre il fiume Svir a sud nella Carelia occidentale. L’assedio di Leningrado è la storia di una popolazione ridotta alla fame ed isolata dal resto del mondo, ma è anche quindi la storia dei momenti più straordinari dell’irreducibile spirito di resistenza della popolazione russa. Ol'ga Berggol'c, Diario proibito, Marsilio, 2013. La flotta russa era costretta a rimanere nel porto di Leningrado. L’unica via possibile per fare arrivare i rifornimenti era il Lago Ladoga che però dista 30 km dalla città ed a causa del freddo le sue acque erano ghiacciate. I tedeschi prevedevano di coprire i 765 km dal confine della Prussia orientale alla periferia di Leningrado in circa sei-otto settimane e di catturare la città entro la metà di agosto. Zdanov ordinò la costruzione di una strada poiché percorrere 30 km sul ghiaccio non sarebbe stato facile. Il 27 gennaio 1944, dopo 872 giorni di assedio, Leningrado festeggiò la libertà. Eretto nel 1975 in occasione del 30º anniversario della fine della seconda guerra mondiale, ha forma circolare per ricordare l'accerchiamento; al centro è posto un obelisco dell'altezza di 48 metri e all'intorno si hanno raffigurazioni di soldati e marinai, ma anche di scene di vita e disperazione quotidiane. Invece l’Armata Rossa riuscì a mettere in funzione nuove centrali elettriche cosicché la corrente elettrica cominciava ad essere fornita con continuità. [7], Il numero dei militari e dei civili sovietici morti durante la battaglia di Leningrado ammontò, quindi, a uno spaventoso totale compreso tra 1,6 e 2 milioni di persone.

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