Cappella Brancacci Concetti chiave per lo studio degli obiettivi e scene principali di quest'affresco della Cappella Brancacci, eseguita da Masaccio. Masaccio, Il tributo, 1424-25. Firenze, Santa Maria del Carmine, Cappella Brancacci. Per favore inserisci il tuo indirizzo email qui. E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Lo stesso Felice Brancacci aveva un importante ruolo nell'amministrazione fiscale della città. Il Pagamento del tributo è un affresco di Masaccio facente parte della decorazione della Cappella Brancacci nella chiesa di Santa Maria del Carmine a Firenze. In questo Masaccio attuò una vera e propria rivoluzione pittorica, che solo alcuni dei suoi discepoli riuscirono a capire e attuare. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 18 feb 2021 alle 20:19. Il Tributo di cui tratta l'affresco, non era una tassa imposta dai romani, ma il riscatto richiesto da Mosè imposto ad ogni maggiore di 20 anni; il non voler pagare questo riscatto, e usando un miracolo per evitare una offesa pubblica all'esattore, vuole indicare Cristo non come colui che deve riscattare, ma quello che riscatterà con la sua vita molti. di Gabriella Stabile Di Blasi. Ipertesto di italica.rai.it su Masaccio + Galleria d’immagini. Appunti su Brunelleschi e Masaccio Sintesi (formato word 4 pagine) di raniero.it. Varie e abbastanza articolate sono le interpretazioni che si possono attribuire all'affresco. Masaccio, il tributo di Pietro di Cara Beltà. Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. [5], Gli affreschi vennero ammirati e studiati da generazioni intere di artisti fiorentini. Pietro, recatosi in riva al lago (estremità sinistra), dopo essersi tolto il mantello per non sporcarlo, lo si vede piccolo e solitario con naturalezza mentre prende un pesce per la bocca, nel quale, miracolosamente, trova la moneta. Il fondatore dell’Umanesimo in pittura . Masaccio divide la narrazione in tre parti: al centro il gabelliere, di spalle, richiede il tributo mentre Cristo impone a Pietro di pescare un pesce, dalla cui bocca uscirà il denaro necessario per pagare la tassa (scena di sinistra); a destra Pietro corrisponde l’imposta per entrare in città. L'illuminazione, più che il disegno di contorno, definisce la forma plastica delle figure, facendole assomigliare a voluminose sculture. Venuti a Cafarnao si avvicinarono a Pietro li esattori della cassa per il tempio. Tra tutti gli affreschi presenti nella cappella, "notabilissimo" –come dice il Vasari- è "Il tributo" di Masaccio che narra l’episodio tratto dal vangelo di Matteo (17, 24-27). Il Trittico di San Giovenale e il suo tempo, (Federico Motta 2001) Masaccio : la Cappella Brancacci a Firenze : volume 1. Menu. Nel caso di Masaccio abbiamo scelto di mettere in scena il Trittico di San Giovenale, il Tributo, la Cacciata, Sant’Anna Metterza e la Trinità. Eccoci ancora una volta insieme per scoprire un altro quadro famosissimo in tutti i suoi dettagli e scoprirne tutti i significati. La sua testa, improntata a un delicato sfumato, è stata attribuita alla mano di Masolino (Longhi, Berti, Meiss, Parronchi, Bologna) grazie al confronto, ad esempio, con la testa di Adamo nel vicino episodio della Tentazione[11]. In pratica viene chiesto a Gesù di pagare il tributo per il tempio (tassa che tutti gli israeliti erano tenuti a pagare annualmente per il mantenimento del tempio) il Signore per tutta risposta manda San Pietro a pescare: l’apostolo troverà nel ventre del pesce appena pescato la moneta per il tributo.Questa scena evangelica viene suddivisa in tre episodi distinti dall’artista: al centro del dipinto Gesù, attorniato dai discepoli ordina ad un Pietro titubante di andare a pescare, sullo sfondo a sinistra si vede il santo che estrae la moneta dalla bocca del pesce, infine in primo piano a destra Pietro paga il tributo all’esattore. di Gabriella Stabile Di Blasi. Dai propri figli o dagli estranei?». Masaccio divide la narrazione in tre parti: al centro il gabelliere, di spalle, richiede il tributo mentre Cristo impone a Pietro di pescare un pesce, dalla cui bocca uscirà il denaro necessario per pagare la tassa (scena di sinistra); a destra Pietro corrisponde l’imposta per entrare in … La scena del Tributo viene rappresentata raramente dagli artisti tra le storie di Pietro e in questo caso è in una posizione di massima preminenza, arrivando anche a rompere quella che era la sequenza cronologica delle scene quando esisteva ancora il registro superiore con le scene del Pentimento di Pietro e il Pasce oves meas. Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? / testo di Mario Salmi – MilanoMasaccio: la Cappella Brancacci / di Ugo Procacci – Firenze – 1965Masaccio : la Cappella Brancacci / testo di Ferdinando Bologna – Milano – 1969 Fatti di Masolino e di Masaccio e altri studi sul Quattrocento (1910-1967), 1975 Longhi Roberto; Sansoni Nel segno di Masaccio: l’invenzione della prospettiva / a cura di Filippo Camerota – Firenze – 2001articoli correlati:Celebrazioni per il VI Centenario della nascita di MasaccioMasaccio agli UffiziMostre, convegni, percorsi multimediali per MasaccioM. L’affresco del tributo si trova nella cappella Brancacci a Firenze, nella quale il tema principale è la vita di San Pietro, con in aggiunta alcune scene della Genesi. M.OPERA è un progetto editoriale a cura di Daniela Bruni[exibart], nn mi havete detto un c**** su masaccio e il tributo. 26 Rispose: «Dagli estranei». In quest'opera più che mai è evidente la tecnica che componeva le figure sinteticamente costruendo i volumi tramite la giustapposizione di luce e colore, piuttosto che con il tradizionale metodo di definire le forme con nitidezza per poi dedicarsi alla cura dei dettagli;con le campiture e con le rapide lumeggiature bianche, modellò con rapidità e precisione le figure, dando loro un risalto plastico mai visto prima, che le fa assomigliare a monumentali statue dipinte. Pubblicazione iscritta nel registro della stampa del Tribunale di Firenze con il n. 5069/01. Nel 1428 Masaccio partiva per Roma dove sarebbe morto di lì a poco. 27 Ma, per evitare di scandalizzarli, va' al mare, getta l'amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento. L'affresco del Tributo venne eseguito in 32 "giornate" di lavoro. E’ però vero che questo retaggio di pittura medievale è ampiamente bilanciato dalla modernità di altre parti a cominciare dalla prospettiva e da tutto il paesaggio in cui sono inserite le figure.La prospettiva è esatta, scientifica, secondo le regole elaborate in quegli anni da grandi teorici ed artisti come il Brunelleschi o Leon Battista Alberti, le linee prospettiche convergono esattamente sulla testa del Cristo, che pur essendo protagonista indiretto resta il centro della composizione, questo in qualche modo sottolinea come anche le leggi dell’ottica, le leggi naturali indirizzino a lui e siano sotto il suo controllo.Altri particolari che danno il senso delle distanze sono legati agli alberi che rimpiccioliscono in lontananza e dalle montagne più scure in primo piano, più sbiadite sullo sfondo.Le figure degli apostoli, del Cristo e del gabelliere sono solide, massicce, dall’aria severa, così come i panneggi sembrano scolpiti dalla luce radente proveniente dalla destra, che allunga le ombre dei protagonisti sul suolo. Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nelle impostazioni. A destra si trovano le articolate mura della città composte con giochi di contrasto tra vuoto e pieno (la loggetta aggettante, le tettoie, ecc. Masaccio il Tributo, affresco cm 247 x 597 Firenze, Cappella Brancacci, Chiesa di Santa Maria del Carmine. Il tributo. ©exibart 2019 - web design and development by, Masaccio 1422. Il Tributo "Il tributo" di Masaccio venne fatto tra il 1425-28 nella Cappella Brancacci ed è una delle sue decorazioni più ammirate. Masolino aveva dopotutto beneficiato, probabilmente, dell'aiuto di Masaccio nella costruzione prospettica della scena della Guarigione dello storpio e resurrezione di Tabita o nella pittura del paesaggio della contigua Predica di san Pietro. La disposizione a semicerchio poteva anche derivare dalle composizioni paleocristiane del Cristo tra gli Apostoli. Affresco. Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Masaccio rielaborò gli stilemi di Giotto, da sintesi volumetrica mediata attraverso la costruzione prospettica del Brunelleschi non tralasciando il vigore di Donatello. di raniero.it Fu san Pietro infatti (Matteo 17,24-27) a pescare, nel mare di Cafarnao, su ordine di Gesù, il pesce che portava in bocca la moneta del tributo e a consegnarla all’esattore delle tasse. La rivoluzione portata da Masaccio è considerevole: rinnovò la pittura secondo una nuova visione rigorosa bandendo gli eccessi decorativi e l’artificiosità dello stile allora dominante, il gotico. Masaccio e Masolino collaborarono nella decorazione di questa chiesa; più precisamente nel ciclo delle scene della Genesi, dove raffigurano le storie di San Pietro. scheda di rilettura su Masaccio, il tributo di Pietro. | 19/12/2001 Secondo Steinbart invece l'episodio adombrerebbe anche una lettura "romana", legata all'intenzione di papa Martino V di ristabilire l'autorità della Chiesa. [7] Nel tempo i giudizi sull'opera vennero influenzati dal suo stato di conservazione, che faceva pensare a un Masaccio dai colori tetri e "petrosi"; solo con il restauro del 1983-1990 si è potuta riscoprire la brillante cromia originale. La rivoluzione Masaccio. Il vero miracolo presente in quest'opera è la fede che Pietro dimostra nei confronti di Cristo; Pietro, infatti, ubbidisce ciecamente allo strano ordine di Cristo di andare sulle sponde del lago Tiberìade e trovare dentro la bocca di un pesce i soldi per poter pagare il gabelliere. Masaccio, il tributo di Pietro. 25 Rispose: «Sì». Cookie strettamente necessari devono essere abilitati in ogni momento in modo che possiamo salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie. Leggi gli appunti su masaccio-il-tributo qui. L’episodio più importante fra quelli illustrati da Masaccio è Il tributo. Prendila e consegnala loro per me e per te». Firenze, Cappella Brancacci. Importantissima è anche la costruzione scenica entro la quale si svolgono i tre tempi della scena. A Firenze ricordava probabilmente l'imminente l'istituzione del catasto, che sarebbe avvenuta di lì a poco (1427), ma che era già nell'aria, accolto concordemente dai dirigenti fiorentini nel 1424-1425: come Cristo accetta la logica terrena di pagare un tributo, così i cittadini dovevano sottostare all'obbligo civico di versare le tasse richieste. The Tribute Money is a fresco by the Italian Early Renaissance painter Masaccio, located in the Brancacci Chapel of the basilica of Santa Maria del Carmine, Florence.Painted in the 1420s, it is widely considered among Masaccio's best work, and a vital part of the development of renaissance art. L'opera, databile al 1425 circa (255x598 cm), ritrae una scena delle storie di san Pietro in cui Gesù lo invita a pagare il tributo chiesto da un gabelliere per entrare nella città di Cafarnao. (formato word 4 pagg.) 1425-26. Affresco, 255x598 cm, e particolare del viso di San Pietro, 1424. Cristo è il centro sia geometrico che spirituale della scena. Masaccio vuole qui rappresentare una tappa nella storia dell'umanità, che Cristo attua avvalendosi dell'aiuto della Chiesa, qui incarnata da Pietro. Video appunto: Masaccio - Tributo. Lo stesso schema prospettico si trova anche sulla parete opposta, dove Masolino dipinse la Guarigione dello storpio e resurrezione di Tabita, ma in quel caso nel punto di fuga non si trova nessun elemento significativo, infatti le varie scene appaiono disperse, con raccordi molto blandi. La presenza di questa scena, oltre che celebrare la sapienza divina, è stata interpretata anche legandola a eventi locali, fiorentini o romani. L'affresco ritrae tre momenti diversi, sapientemente messi in correlazione da un sistema di gesti e sguardi dei protagonisti: la richiesta del tributo a Gesù e gli apostoli (al centro), la pesca di Pietro (a sinistra) e il pagamento del tributo (a destra). La decorazione proseguì nel registro mediano e poi in quello inferiore, che si sono conservati fino a noi. Il pagamento del tributo, l'immagine dell'opera di Masaccio (Tommaso di ser Giovanni Cassai). Analisi del tributo, affresco di Masaccio nella chiesa di Santa Maria del Carmine. Gli artisti che lavorarono presso questa cappella furono tre: Masolino, Masaccio e Filippino Lippi. Il Pagamento del tributo è un affresco di Masaccio facente parte della decorazione della Cappella Brancacci nella chiesa di Santa Maria del Carmine a Firenze.L'opera, databile al 1425 circa (255x598 cm), ritrae una scena delle storie di san Pietro in cui Gesù lo invita a pagare il tributo chiesto da un gabelliere per entrare nella città di Cafarnao. Solo una cinquantina d'anni dopo, dal 1480, essi vennero completati da Filippino Lippi, che cercò di adattare la sua arte allo stile del primo Rinascimento. Pietro si reca quindi a pagare (scena a destra), consegnando, con una certa solennità, i soldi nella mano dell'uomo. Secondo Vasari si tratta dell'autoritratto di Masaccio (che altri individuano invece nella scena sottostante), mentre altri lo indicano come possibile ritratto del committente Felice Brancacci[12]. Con l'espulsione del committente, Felice Brancacci, dalla città (1436) gli affreschi vennero definitivamente interrotti e in parte mutilati dai ritratti della famiglia Brancacci. Il paesaggio è descritto in modo sommario ed essenziale, ma realistico. Oltre a scelte stilistiche, il fatto di dare a Cristo il volto di Adamo era suffragato anche da argomenti teologici. Masaccio, il miracolo del tributo, 1424 Affresco, 255×598 cm Cappella Brancacci, Santa Maria del Carmine, Firenze Aveva meno di venticinque anni Masaccio quando, in società con il più vecchio Masolino, dipinse il Tributo, parte di un ciclo pittorico dedicato a san Pietro. Gli stessi monti rompono fortemente la tradizione delle rocce aguzze, usate da Giotto e dai suoi continuatori seguendo la tradizione bizantina. Masaccio Biografia e opere dell’artista toscano. Per Meller ci sarebbe un richiamo al fatto che la Chiesa non deve prendere il danaro per i tributi dalle sue proprietà, ma dai beni accettati da altri[13]. ... 2021 Categorie Masaccio Tag Masaccio Lascia un commento su Masaccio – Il tributo ... Autore wp_228671 Pubblicato il Dicembre 4, 2019 Categorie Masaccio Tag Masaccio, Rinascimento Lascia un commento su Masaccio – vita e opere in dieci punti Masaccio – polittico di Pisa. Anatomy of a Restoration: The Brancacci Chapel, Il Tributo di Masaccio bella cappella Brancacci, «...il Masaccio decreta il successo del sistema prospettico quale moderno metodo di rappresentazione dello spazio», «...esempio quella di Steinbart (1948) che vede Martino V (1417-1431) conferire alla Chiesa l’autorità perduta mettendo in relazione l’estrazione del danaro dal pesce con i rinnovati interessi marittimi di Firenze, istituiti proprio da Felice Brancacci che in quel periodo esercitava l’importante incarico di “console del mare”», La Cappella Brancacci a Santa Maria del Carmine, Masaccio : La Cappella Brancacci a Firenze, Masaccio : Cappella Brancacci, il ciclo delle Storie di San Pietro, Cappella Brancacci, Chiesa di S. Maria del Carmine in Firenze : 28 tavole a colori dalla Collezione Silvana con particolari in misure originali, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori, Guarigione dello storpio e resurrezione di Tabita, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Pagamento_del_tributo&oldid=118750381, Errori del modulo citazione - citazioni che usano parametri non supportati, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Masaccio. ... (Video) L'arte greca, introduzione al periodo Il primo Novecento - Video e Image Gallery Il primo dipinto ha dato subito un po’ di problemi: i santi ai lati del pannello centrale sono tozzi, rigidi, hanno le mani in posizioni difficili da riprodurre e … Gli appunti dalle medie, alle superiori e l'università sul motore di ricerca appunti di Skuola.net. Pietro sembra sorpreso dalla richiesta (le sopracciglia sono aggrottate) e indica anche lui a sinistra, come per chiedere conferma dell'ordine, oltre che indirizzare lo sguardo dello spettatore al capitolo successivo della storia. E’ importante sapere che il dipinto si trova a sinistra della finestra nella cappella, infatti Masaccio fa giungere la luce del dipinto dalla stessa direzione della luce reale, secondo un accorgimento tipico dell’epoca.La disposizione del gruppo centrale è a semicerchio, ogni figura occupa uno spazio ben preciso e ben identificabile, Gesù ovviamente è al centro; è probabile che questa idea sia stata ripresa dai mosaici paleocristiani presenti in gran numero a Roma, sappiamo infatti che Masaccio compì quasi sicuramente un viaggio nella città eterna nel 1423 in occasione del giubileo. Contrariamente alla prassi abituale, Masaccio ha relegato il miracolo a una posizione secondaria. Gli appunti dalle medie, alle superiori e l'università sul motore di ricerca appunti di Skuola.net. Masaccio, con Il gruppo degli apostoli appare disposto nello spazio attorno al Cristo con coerenza e il loro insieme sembra voler ribadire la volontà dell'uomo e la sua centralità. A differenza dello scultore però, Masaccio non era interessato ad una citazione antiquaria dell'arte romana, come dimostrano i suoi panneggi che, per quanto realizzati studiando i dettagli delle statue antiche, non le imitano. Già all'epoca di Filippino Lippi, che completò gli affreschi della cappella (anni 1480), essa era stata abbandonata per ritornare a una tecnica che dava più importanza all'accuratezza del disegno preparatorio e della linea di contorno. Il tributo di Masaccio Emblematico è nel gruppo degli apostoli la figura a destra, vestita di color vinaccia, che appare molto ben definita nei lineamenti, con zazzera e barbetta. Il gruppo centrale, con la caratteristica disposizione a semicerchio, venne probabilmente ispirato al gruppo scultoreo dei Quattro Santi Coronati di Nanni di Banco. Oltre che un'unificazione spaziale, è presente anche una precisa unificazione luminosa, con la fonte di luce da destra (dove si trovava la finestra della cappella), che determina l'inclinazione delle ombre. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie. Il tributo di Masaccio Tecnica: L'affresco del Tributo venne eseguito in 32 "giornate" di lavoro. Descrizione dell’affresco IL Pagamento Del Tributo Di Masaccio Al centro si trovano Cristo tra gli apostoli (con ciascuna aureola in prospettiva), tipica raffigurazione paleocristiana, con davanti un gabelliere, mentre richiede il denaro per entrare nella città, allungando la mano sinistra aperta, mentre con la destra indica la porta cittadina. La scena del Tributo, salvata dalla ridipintura barocca della volta, ne uscì annerita dall'incendio del 1771 che distrusse gran parte della basilica. Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati per il prossimo commento. Gli affreschi della Cappella Brancacci sono un enigma per gli studiosi nella mancanza di documentazione ufficiale. La testa di Cristo è dolcemente sfumata, al contrario di quelle segnate da aspre ombre degli apostoli. Da questo solido semicerchio lo spazio si espande verso l'esterno guidando l'occhio dello spettatore tramite i gesti dei protagonisti e tramite alcune direttrici, come gli alberi decrescenti. Ulteriori informazioni sulla nostra Cookie Policy. Affresco. Il gabelliere sembra provare una compiaciuta protervia e ignora il miracolo che si è appena compiuto. Per comprenderne il significato bisogna considerare che il santo veniva associato al pontefice e per esteso alla chiesa, Pietro stesso fu investito di questo incarico da Cristo in persona; ne risulta quindi che scopo dell’opera era quello di rafforzare l’immagine del papato che, in quel periodo, era appena uscito da una grave crisi durata parecchi anni, nei quali si arrivò ad avere anche tre papi contemporaneamente.Il Tributo è una delle prime scene del ciclo, eseguito interamente da Masaccio ad esclusione della testa del Cristo opera di Masolino; l’episodio è tratto dal Vangelo di Matteo (17, 24-27). Arte e video. Cristo, imperturbabile ("Date a Cesare quel che è di Cesare...") intima a Pietro (vestito di stoffa azzurrina con il mantello giallo), con un gesto altrettanto eloquente[9], di recarsi in riva al lago, dove troverà un pesce che nella gola ha la moneta. L’importanza di Masaccio e le innovazioni che porta nell’arte sono paragonabili solo a quelle di pochissimi pittori nella storia dell’arte, come Giotto, Caravaggio e Picasso, per il cambiamento segnato rispetto alla pittura precedente. Masaccio.ppt Scarica Inviato il 04 Dec 2014 Inviato da: Maurizio Vitalone (maurizio.vitalone) Data del file: 04 Dec 2014 Autore del file: Maurizio Vitalone Dimensioni del file: … Pubblicato 14 Agosto 2016 con dimensione 1024 × 306 in Masaccio il pagamento del tributo.. ← Precedente Successivo → Masaccio il pagamento del tributo. Leggi gli appunti su masaccio-il-tributo qui. Bibliografia essenziale:Masaccio 1422. La sua figura è altamente espressiva, con la disposizione estremamente realistica e espressiva delle gambe dell'apostolo, che prova uno studio dal vero della postura umana. «[...] Gesti sì pronti che veramente appariscon vivi.». La scena si riferisce al pagamento della tassa del tempio narrato dal Vangelo di Matteo (17:24–27) e mostra tre episodi in contemporanea ambientati a Cafarnao[8]: 24 Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Video appunto: Masaccio - Il Tributo Il tributo Tommaso di Ser Giovanni di Mone Cassai , conosciuto più comunemente come Masaccio nasce a San Giovanni Valdarno (Arezzo) nel 1401. Nel Tributo una serie di tronchi e varie montagne erbose che sfumano all'orizzonte, così come le nuvole in cielo, estremamente più realistiche di quelle che Masolino era solito dipingere (Fondazione di Santa Maria Maggiore, Napoli). In pratica Masaccio, utilizzando una tecnica ancora medievale, senza considerare una scansione di tempo, fa accadere contemporaneamente tre momenti, replicando più volte i protagonisti è come se srotolasse la storia davanti agli occhi dello spettatore. Come nel caso della Cacciata, anche qui la rappresentazione non è perfettamente conforme al racconto biblico, con alcune licenze. Lo stesso Michelangelo copiò il San Pietro che paga il tributo, in un disegno si è conservato fino a noi (Monaco di Baviera, Kupferstichkabinett).[6]. Questo affresco, dipinto dall’artista fra il 1424 e il 1425, è riconosciuto ancora oggi come un capolavoro assoluto di … Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web. Tutto è regolato dalla prospettiva e dall'osservazione naturalistica, che creano un paesaggio vivo e realistico come mai visto fino ad allora in pittura[10]. Masaccio, Il tributo. Il Trittico di San Giovenale e il suo tempo, (Federico Motta 2001), Celebrazioni per il VI Centenario della nascita di Masaccio, Mostre, convegni, percorsi multimediali per Masaccio, opera Giorgio de Chirico – Canto d’amore, opera Vincent Van Gogh – La sedia di Vincent, opera René Magritte – Il modello rosso, opera Gustave Moreau – Edipo e la Sfinge. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.

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